Esistono diversi tipi di revenue manager a seconda del settore o dell’industria in cui operano. Fermiamoci al nostro settore, l’ospitalità. Se dovessimo dare una definizione basica del revenue manager alberghiero sarebbe più o meno così:
individuo che si occupa della gestione delle entrate per hotel, alberghi, resort e altre strutture ricettive. Si occupa di analizzare i dati di prenotazione, la disponibilità delle camere, la domanda di mercato e stabiliscono le tariffe ottimali per massimizzare i ricavi.
E fin qui tutto bene. Ma, come tutti gli esseri umani, anche i revenue manager hanno le loro sfumature, caratteristiche, punti di debolezza e, suona strano, dei veri e propri sentimenti!
Vediamo i tre profili di revenue manager più diffusi:
Il Revenue Manager ansioso
Un personaggio affascinante nel mondo del business. Questo individuo sembra avere sempre l’urgenza di massimizzare i ricavi, come se il mondo crollasse se un solo euro fosse perso. La sua scrivania è una giungla di fogli sparsi, grafici di vendita e caffè freddo dimenticato. Ogni minuto conta per lui, perché il tempo perso potrebbe significare una perdita irrimediabile.
Il revenue manager ansioso è il maestro dell’overthinking. Ogni decisione che prende è accompagnata da una marea di dubbi e incertezze. Si chiede se ha impostato la tariffa giusta, se ha considerato ogni variabile possibile e immaginabile, e se il suo competitor sta tramando qualcosa alle sue spalle. La sua mente è un vero e proprio casinò di scenari catastrofici e strategie di salvataggio.
Quando le vendite sono in calo, è in preda al panico e inizia a sudare freddo.
È in modalità “sconto estremo” e il suo sorriso forzato si vede da chilometri di distanza.
Ma quando le vendite vanno bene il revenue manager ansioso è un vero e proprio trionfatore. Ecco finalmente la conferma che tutte le sue notti insonni, le sue analisi approfondite e le sue teorie strampalate hanno portato i frutti desiderati. È un eroe dei numeri, un campione del profitto.
Un professionista incrollabile, pronto a sfidare il mondo e a fare tutto il possibile per portare a casa quel budget in più.
Il Revenue Manager filosofico
Un mistico dell’arte di massimizzare i ricavi. Questo individuo è immerso in un mondo di profonde riflessioni sul significato della vita e sulle complesse interconnessioni tra le strategie di pricing e l’universo.
Il revenue manager filosofico trascorre ore ad annusare il caffè, immerso in profonde meditazioni sulla domanda e sull’offerta. Si chiede se la sua percezione della realtà è solo un’illusione e se i prezzi che fissa hanno un impatto reale sul flusso delle prenotazioni. Sospira, seduto di fronte a una finestra, mentre i grafici danzano nella sua mente e le equazioni matematiche si trasformano in poesie enigmatiche.
Le riunioni di squadra diventano vere e proprie sessioni di filosofia esistenziale. Il revenue manager filosofico pone domande come “Cos’è il valore? È solo una costruzione sociale o ha una base ontologica?” e “Il prezzo determina la felicità del cliente o è solo un’illusione effimera?”. Gli altri membri del team lo guardano con uno sguardo confuso, cercando di capire come queste discussioni metafisiche siano correlate alla realtà dei numeri.
Quando finalmente prende una decisione di pricing, il revenue manager filosofico si arroga il diritto di chiamarla “l’Arte del Profitto”. Come un artista che plasma un capolavoro, lui plasma le tariffe con maestria e genialità. Non si tratta solo di denaro, si tratta di un’espressione di sé, di un dialogo con il cosmo, di un’unione tra il mercato e l’anima.
Il Revenue Manager creativo
Un visionario che si spinge oltre i confini del mondo degli affari per creare strategie di revenue uniche ed eccentriche. Questo individuo trasforma l’ufficio in un laboratorio di idee stravaganti e sorprendenti.
Il revenue manager creativo è sempre circondato da un’aura di mistero e originalità. Si presenta alle riunioni con abiti stravaganti e accessori strani. La sua scrivania è un tripudio di colori, con pennarelli e adesivi colorati che adornano ogni angolo.
Le sue strategie di pricing sono un vero spettacolo di inventiva. Piuttosto che seguire le convenzioni del settore, il revenue manager creativo lancia tariffe come se fossero opere d’arte. Sperimenta con pacchetti esotici, come “Il Viaggio del Cliente Intraprendente” o “L’Esperienza di Lusso Interdimensionale”, che lasciano tutti a bocca aperta e chiedendosi se siano geniali o solo un po’ folli.
Quando presenta i suoi piani, il revenue manager creativo mette in scena vere e proprie performance. Ogni slide è un’opera d’arte visiva, con immagini e citazioni stravaganti che catturano l’attenzione di tutti.
Questi sono solo alcuni esempi di tipi di revenue manager. Questa importantissima categoria che muove il mondo tariffario alberghiero in modo incredibilmente intricato, affascinante e spesso imprevedibile. Sono i maghi delle tariffe, i guardiani delle entrate e i capitani della strategia finanziaria. Il loro lavoro incide direttamente sulla redditività degli hotel e sulla capacità di adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato.
Perciò, solleviamo un bicchiere al prezzo giusto e a tutti i revenue manager là fuori, che lavorano instancabilmente dietro le quinte per assicurare che l’industria alberghiera continui a prosperare in modo redditizio.
E tu? In quale, tra queste tipologie che abbiamo ironicamente descritto ti rispecchi di più?
Elena Alleruzzo
Marketing & Communication Manager MyForecast RMS